di Fabio Torriero su IntelligoNews
Charlie ride con noi, anzi no, non ride affatto. Ha svelato il suo volto. Mena, “uccide” a suo modo.
Vignette tetre, dietro la banalità della libertà di espressione, del diritto di satira (tema già affrontato da IntelligoNews e su cui è sterile tornare), c’è solo l’arroganza ridanciana di una religione rovesciata, il nazismo-democratico de facto, che spara le sue micce-marketing, sostanzialmente razziste, che hanno molto a che fare con la superiorità morale, religiosa e politica dell’Occidente e delle sue categorie ideologiche, che i soloni chiamano libertà e che tenta (da giorni) il disperato accostamento tra la felicità assicurata dalla laicità e l’inferno medievale della religione, colpevole di mettere Dio al centro della vita dei popoli. Dio sinonimo di fondamentalismo: leggere per credere.
Oggi il primo numero di Charlie (tre milioni di copie) ha svelato la sua vera matrice, il fondamentalismo libertario giacobino.
Il che non giustifica la morte (lo ripeto per i nostri utili idioti, la cui madre è sempre gravida), o la vendetta (tra l’altro perpetrata da nichilisti che usano l’Islam; nichilisti figli spuri dell’Occidente).
Basta decifrare alcune vignette e l’editoriale del nuovo direttore Gerard Biard.
1) Ancora una volta (titolo “Yalta au Vatican”) il Papa, il rabbino e il capo della religione ebraica, simil-mafiosi, intenti a spartirsi il mondo. La colpa è naturalmente delle suddette religioni che per definizione manipolano le coscienze. Obiezione: ma il mondo non se lo sono già spartite le multinazionali, la massoneria, gli imperi del bene, le lobby? In una parola, il cosiddetto mondo libero e l’Occidente laicista, affamati di petrolio che affamano popoli e popoli con la miseria morale, economica, uccidendo milioni di disoccupati, o sbattendo centinaia di migliaia di derelitti, nuovi poveri e immigrati nelle nostre banlieues, anche loro morti… viventi?
2) Altri slogan triti e ritriti, da partito radicale italiano, che campeggiano in un’altra vignetta: Ni Dieu (né Dio) ni Maitre (né maestri). Obiezione: ma la morte del padre non ha creato il nostro nichilismo, l’abbattimento di ogni valore, del concetto di autorità? Per favore, non riproponeteci il vecchio ’68…
3) E ancora: L’arco di Trionfo, con la scritta irridente “Parigi è Charlies” con l’aggiunta sotto l’arco “Je bande”, io mi bendo.
4) Infine, l’editoriale che ci fa capire tutto: “Charlie giornale ateo ha compiuto più miracoli di tanti santi e profeti insieme”. “Solo la laicità permette la piena libertà di coscienza, l’uguaglianza, la libertà, la fraternità”. Ma l’illuminismo o la rivoluzione del 1789 non è stata anticipata da un certo Gesù Cristo? No, Charlie non ci pensa e raddoppia il giacobinismo: “Quella libertà che tutte le religioni non assicurano quando scendono sul terreno politico”. Ecco il punto: dietro la fobia dello Stato etico-confessionale se ne crea un altro uguale e contrario, però democratico; si vuole cancellare Dio dalla storia, quando tutta la terra sarà atea, le identità religiose saranno distrutte, allora tutti gli uomini andranno d’accordo. Si integreranno perfettamente e non esisterà il problema dell’immigrazione. Magari tutti schiavi del governo unico dell’economia. Peccato che in Francia e non solo, ha fallito proprio il modello della laicità, dello Stato napoleonico che annulla tutte le diversità e che non ha risolto il tema del rapporto tra lo Stato di diritto e l’integrazione culturale.
5) L’ultimo pensiero libero e democratico del nuovo direttore è per papa Francesco: “Anche il papa è Charlie (per ringraziarlo della sua adesione)”. Ma a una condizione da 1789: “Non possiamo accettare che le campane di Notre Dame suonino in nostro onore quando sono le Femen che le fanno rintoccare”. Tradotto, quando le femministe che si sono distinte per le loro esibizioni oscene e provocatorie sono discriminate dal cattolicesimo e dalla Chiesa.
Questo è nazismo-democratico illuminista che non discrimina nessuno (ogni tipo di scelta politica, sessuale) ma discrimina soltanto chi non la pensa secondo il pensiero unico occidentale. Ricordiamo cosa è successo oggi al comico francese Dieudonné arrestato con l’accusa di apologia di terrorismo, per aver a sua volta irriso Charlie.
Ecco la libertà di espressione a senso unico. Ecco il diritto di satira a senso unico. Manda in galera.
Conclusione: io non condivido né chi uccide i vignettisti, né chi uccide con l’economia, né chi uccide con la satira o con la contro-satira.