Ecco di che si tratta:

Un terribile segreto di famiglia, dove vittime e carnefici si fondono e confondono. Un mistero scoperto per caso (ma nulla è a caso), che ha riportato in superficie una vicenda “seppellita” dal tempo e dall’omertà di una società (quella italiana dei primi del Novecento), che considerava la malattia un peccato, la diversità, una colpa. E’ la tragica e sfortunata esistenza di Irma Torriero, “seppellita viva”, internata a 25 anni in manicomio  (schizofrenia cronica), e morta nel 2005, in una casa di cura per patologie mentali. Abbandonata dai cari. Dimenticata da tutti. Abusata nel senso pieno  e drammatico della parola.

L’autore, con delicatezza e coraggio, compie una complicatissima e avvincente inchiesta giornalistica, nel segno della riconciliazione cristiana, della pietas umana. Un viaggio commovente dentro le fragilità a 360 gradi, alla ricerca di Irma, sulle orme di Irma; per il mondo esterno, una donna mai nata, una donna mai esistita: chi era, cosa le è successo veramente, perché fu rimossa da genitori e fratelli? Il “mostro” era nella sua testa o dentro le mura della sua casa? Irma fu una delle tante donne che hanno subìto gli abusi delle truppe marocchine? Risposte che il lettore troverà nel libro. E nel miracolo finale che avviene.